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SOA: un carico ulteriore per le aziende
13/02/2023
La nuova legge relativa all’attestazione SOA introduce una disposizione non certo gradita alle aziende. In futuro, solo le realtà economiche in possesso della suddetta attestazione potranno eseguire lavori, anche nel settore privato, di importo superiore a 516.000 Euro per poter beneficiare degli incentivi fiscali, ovvero del cosiddetto Superbonus. Nello specifico si parla di un certificato obbligatorio che attesta la capacità economica e tecnica di un'azienda. L'obiettivo di questa modifica legislativa è evitare che le ditte prive dei necessari requisiti tecnici partecipino alle gare d'appalto solo per poter beneficiare del Superbonus.
Insieme a Confartigianato e ad alcuni Parlamentari lvh.apa ha combattuto fino alla fine contro l’introduzione dell’obbligo in oggetto, purtroppo senza successo. Da qui il successivo risentimento. “Che senso ha creare incentivi agli investimenti se poi si escludono dal ciclo economico anelli importanti della catena? – ha osservato il presidente di lvh.apa Martin Haller -. In Alto Adige si è affermata la prassi secondo cui le aziende del settore edile vengono valutate dal committente sulla base delle loro qualifiche professionali e della loro esperienza. Sappiamo tutti che l’attestazione SOA non si è dimostrata particolarmente efficace nel prevenire e combattere le frodi, nemmeno nel settore pubblico. L'unico effetto della nuova disposizione è quello di rallentare ulteriormente l’attività nel settore edile, aprendo contestualmente una significativa area di business per le realtà economiche che rilasciano i relativi certificati.”
A partire dal 1° luglio 2023, solo le realtà economiche già in possesso dell'attestazione SOA potranno dunque eseguire lavori connessi alle suddette agevolazioni fiscali e superiori al valore di 516.000 Euro.
Fonte: APA (vedi anche
News APA)
Foto: Martin Haller, Il presidente di lvh.apa Martin Haller – Foto: © Florian Andergassen
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