(LPA – red/ck) L'Agenzia per i Contratti Pubblici (ACP) della Provincia Autonoma di Bolzano ha pubblicato il suo rapporto annuale per l'anno 2023, che fornisce una panoramica completa sull'andamento degli appalti pubblici in Alto Adige. Nel corso dell'anno passato sono state pubblicate 71.856 procedure, registrando un aumento del 9,6% rispetto al 2022.
Nonostante l'aumento del numero di procedure, l'importo totale degli appalti pubblicati ha subito un calo significativo del 33,8%, raggiungendo un totale di 2,12 miliardi di euro. Questo calo è principalmente attribuibile alla mancanza di grandi appalti nei settori della sanità e dei servizi bancari, che avevano influito sui volumi nel 2022.
Un aspetto rilevante del rapporto è il forte radicamento locale degli affidamenti: l'82,8% delle procedure è stato assegnato ad aziende con sede in Alto Adige. In particolare, nel settore dei lavori pubblici, il 92,1% degli appalti è rimasto nella regione, sottolineando l'importanza delle imprese locali negli appalti pubblici.
I comuni hanno rappresentato la maggior parte delle stazioni appaltanti, con una quota del 48%, seguiti dalle istituzioni di ricerca e cultura (25,7%) e dall'amministrazione provinciale (16,6%).
Il rapporto evidenzia anche che le imprese altoatesine si sono avvicinate di più alla media degli sconti offerti, con una riduzione media dell'11,2% rispetto alle offerte di aziende nazionali e internazionali.
In generale, il rapporto annuale 2023 riflette uno sviluppo dinamico del sistema degli appalti pubblici in Alto Adige, con un numero crescente di procedure e una maggiore concentrazione sugli operatori locali.
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(Foto: LPA/Claudia Corrent) La stragrande maggioranza, ovvero il 92,1%, dei lavori pubblici è stata aggiudicata a operatori economici con sede in Alto Adige. Questo è quanto emerge dal rapporto dell'Agenzia per gli appalti pubblici per l'anno 2023.