È stato pubblicato in Gazzetta il decreto che identifica le opere infrastrutturali delle Olimpiadi invernali 2026, da realizzare per garantire la sostenibilità dei giochi che, oltre a Milano e a Cortina d’Ampezzo (città assegnatarie della manifestazione in forma congiunta) si svolgeranno anche in Valtellina, in Val di Fiemme e ad Anterselva/Antholz. Si tratta, quindi, di un territorio che coinvolge la Lombardia, il Veneto ed il Trentino Alto Adige, dove devono essere completati, appunto, gli interventi infrastrutturali necessari per accogliere le squadre e il pubblico.
Attraverso il Decreto vengono stanziate le risorse destinate alle singole opere: nel complesso 473 milioni di euro per quelle nella Regione Lombardia, 325 milioni nella Regione Veneto, 82 milioni nella Provincia Autonoma di Bolzano e 120 milioni in quella di Trento: tutti cantieri dovranno concludersi entro l’avvio delle Olimpiadi.
Nel decreto sono indicate le opere infrastrutturali, comprese quelle per l'accessibilità, distinte in opere essenziali da realizzare le Olimpiadi invernali, disponendo per ciascuna di esse il relativo finanziamento a valere sulle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2020 e che ammontano a 1 miliardo di euro.
Niente cattedrali nel deserto, ma opere utili ai cittadini che resteranno anche dopo i giochi. Con le opere finanziate si potenzia l’accessibilità e i collegamenti in vista del grande appuntamento internazionale, ma sono state concepite per mantenere la loro utilità nel tempo, anche dopo il 2026.
Fra le opere essenziali in Provincia di Bolzano, ovvero quelle previste dal dossier di candidatura come necessarie per l’accessibilità ai siti di gara, ne figurano sette che saranno finanziate da un fondo statale riservato con un investimento pari a 82 milioni di euro. Si tratta della costruzione di un nuovo incrocio ed un nuovo accesso sulla strada statale della Pusteria verso Anterselva, del potenziamento della strada statale della Val Pusteria, di un nuovo collegamento con la stazione dei treni di Dobbiaco, di un miglior collegamento tra San Cassiano e Cortina, della demolizione e ricostruzione di un ponte ad Anterselva e della ristrutturazione dell‘incrocio per Sesto Pusteria e della circonvallazione di Perca. Fra le opere ferroviarie vi è invece la variante della Val di Riga che verrà però finanziata da RFI. Rientrano nell’accordo con il MIT anche l’accesso al centro di mobilità di Brunico e il potenziamento dello svincolo di Varna che dalla A22 porta in Val Pusteria. Entrambe potranno essere realizzate sfruttando gli eventuali risparmi nella realizzazione delle opere essenziali.
Ulteriori dettagli e il decreto possono essere scaricati dal database www.bauservice.it tramite il seguente Link: Progetto Nr. 68942– Gazzetta Ufficiale del 01.02.2021 (area clienti Bauservice)